La svolta alla fisica classica si deve ad Einstein che ha aperto la strada, Max Plank, padre della Fisica Quantistica, ha completato e sviluppato le intuizioni dei suoi predecessori. La fisica classica concepisce la realtà fisica come interposizione di due entità di fondo: particelle di materia e campi di forza e ritiene la materia qualcosa di inerte. Einstein con la sua formula ha posto un legame di proporzionalità fra la materia e l’energia. Tutto ciò che ha massa ha necessariamente energia, anzi possiede una quantità di energia estremamente elevata poiché la costante di proporzionalità è data dalla velocità della luce elevata al quadrato, in più: l’energia è vibrazione.
La materia può sembrare inerte se la osserviamo macroscopicamente, ma se entriamo nell’ultra microscopico, cioè se ci occupiamo della fisica quantistica, possiamo renderci conto che in natura tutto è vibrazione: dalle particelle elementari in perpetuo movimento e interazione, a tutto ciò che è materia. Anche le nostre cellule, i nostri organi, tutto l’essere umano è costituito di materia ed energia indissolubilmente legate fra loro. Non solo quindi il nostro corpo possiede energia, ma poiché l’energia è vibrazione, il nostro organismo in ogni sua parte può emettere o ricevere messaggi vibrazionali, segnali strutturati, cioè frequenze ovvero onde elettromagnetiche. Quindi il nostro organismo, e ogni sistema vivente, ogni sostanza nel nostro universo, possiede accanto all’aspetto chimico-materiale anche un aspetto biofisico-informativo. Si tratta di un codice fisico sotto forma di spettro di piccole oscillazioni, altamente specifiche per quella sostanza o sistema. Il corpo umano irradia diverse oscillazioni elettromagnetiche: cellule, tessuti ed organi hanno oscillazioni proprie. Queste oscillazioni (frequenze) sono in contatto tra loro e si influenzano reciprocamente. Tutte insieme, esse formano lo spettro oscillatorio complessivo del paziente, il quadro oscillatorio individuale.